MDC si propone di offrire il proprio contributo, anche in collaborazione con quanti altri (singole persone, organismi ed Enti) si stanno impegnando nel mondo per un richiamo ad un umanesimo scientifico e ad una antropologia medico-sanitaria fondata sul rispetto dell’uomo, della sua corporeità, del suo spirito, della sua cultura.
Recentemente su un editoriale del New England Journal of Medicine è comparsa questa affermazione: “Dobbiamo continuamente adattare i sistemi per la protezione della salute all’evoluzione delle malattie. Ma dobbiamo anche fare di più. Le malattie non possono mai essere ricondotte ad una struttura molecolare”.
Penso che questa asserzione fornisca solidi riferimenti culturali necessari per superare un’idea di medicina legata ancora ai rigidi criteri del positivismo e scientismo ottocentesco e ci aiuti invece a ridefinire in maniera più appropriata i concetti di salute e malattia.
La malattia non è solo un evento biologico, un guasto tecnico che va riparato sostituendo il “pezzo” rotto … la malattia non è mai separata dalla vita, dalla componente psicologica, spirituale, valoriale del paziente, dal suo modo di concepire salute e malattia, dall’ambiente in cui vive …
Inoltre proprio perché la vita dell’uomo è fatta di relazioni, anzi, è relazione, malattia e salute possono essere considerati non solo beni individuali (il che è ovvio), ma anche “beni relazionali”, cioè beni che prendono senso proprio dal rapporto e dall’incontro con l’altro, dalla capacità di creare solidarietà, interdipendenza, reciprocità.
Sono beni invisibili, intangibili, ma che sostanziano la qualità della nostra vita.
Due persone che sono in relazione, generano una realtà che sta “fra” di loro: è la realtà dell’inter-soggettivo (come la definiscono i sociologici), una realtà che ha una sua esistenza e sta “fuori” dai due che l’hanno generata: è un “di più”.
La relazione è quindi un atto generativo che crea e ricrea costantemente l’identità dei singoli, dà forma alla loro stessa identità.
E sappiamo bene come nel processo di produzione dei servizi sanitari chi fruisce di tali servizi attribuisce valore, non solo all’ottenimento della salute, ma anche alla modalità di erogazione del servizio stesso.
Medicina in dialogo: una proposta culturale
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- Scritto da Alberto Marsilio
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