PER LA PNEUMOLOGIA – ONLUS – L’Associazione, una tra le tante iniziative ispirate alla figura e al carisma di Chiara Lubich, è nata nel 2011, per iniziativa del prof. Salvatore Valente, responsabile dell’UOC di Pneumologia del Policlinico Gemelli. Gran parte delle malattie respiratorie croniche evolvono inesorabilmente in una progressiva insufficienza respiratoria e invalidità. L’OMS prevede che entro pochi anni questa condizione rappresenterà la terza causa d’invalidità e di morte nel mondo. Le persone afflitte da tali patologie subiscono drammatici condizionamenti sia sul piano fisico che psicologico, con una dipendenza crescente dall’assistenza di altre persone e da terapie strumentali di sostegno. Questa fase finale della loro vita, grazie anche ai progressi della scienza medica, può protrarsi per anni, talora oltre un decennio. Chiara Lubich, afferma il prof. Valente, negli ultimi anni della sua vita terrena ha affrontato con piena consapevolezza ed esemplare capacità di sopportazione questo percorso di sofferenza, accettando la progressiva perdita della sua autonomia fisica, accompagnata e sorretta dalle persone che l’hanno amata e che partecipavano intimamente alle sue sofferenze.
L’Associazione, ispirandosi alla peculiare spiritualità di Chiara,si propone due finalità: 1) Il pieno recupero della dimensione umana nel contesto di questa esperienza dolorosa e logorante sia per l’interessato che per i suoi familiari. La vita stessa di per sé può divenire intollerabile per gli aspetti depressivi che la malattia comporta, a cui si aggiungono carenze assistenziali ed affettive che possono condizionare le scelte etiche. L’Associazione persegue questo obiettivo mediante attività di informazione dell’opinione pubblica e di educazione dei pazienti e delle persone che con essi interagiscono. Inoltre intende assumere iniziative finalizzate al riconoscimento dell’insufficienza respiratoria come importante malattia sociale e alla semplificazione delle procedure burocratiche e organizzative che complicano talora in modo insopportabile il quotidiano di queste persone. 2) Il sostegno della ricerca scientifica dedicata allo studio dei meccanismi responsabili dell’insorgenza e dell’evoluzione di queste patologie, alla prevenzione primaria, allo sviluppo di terapie farmacologiche e strumentali per la fase avanzata, quando la fragilità del paziente risulta più drammatica. Questo sostegno deve essere realizzato sia attraverso l’organizzazione di eventi scientifici divulgativi e di approfondimento di tali problematiche, sia mediante la creazione di sussidi economici (Borse di studio, Assegni di ricerca) a giovani ricercatori.