Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), “la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattie o infermità”.

Cosà uno stato di buona salute significa che un individuo è in grado di riconoscere e agire secondo le proprie capacità, risponde al suo contesto personale, affronta il normale stress della vita e può avere un impatto positivo sulla propria comunità. La natura dell'essere umano comprende tre dimensioni: quella fisica, mentale/psichica e spirituale. La salute implica l'integrazione di queste tre dimensioni in modo armonioso, e cioè non solo l'assenza di malattia ma anche la capacità di gestire e adempiere ai ruoli e alle funzioni nella vita. Con questa definizione di salute, come presentata e discussa dall'OMS, abbiamo le basi.

La sostenibilità è legata all’idea di guardare il presente e garantire il futuro. Per creare e mettere in pratica riforme che migliorino la salute planetaria, gli esseri umani devono allineare la propria identità e i propri valori a questo scopo.

Assumendo questa definizione di persona e salute, vediamo che oggi il rapporto degli individui e la loro salute convivono con una serie di sfide. Problemi di salute mentale (depressione, ansia, stress), problemi spirituali (come domande esistenziali, mancanza di identità, significato e scopo, e problemi fisici, come malattie croniche e legate allo stile di vita (specialmente nei paesi occidentali).

In questo senso sorgono ulteriori questioni, come l’impatto della realizzazione com la natura della persona sulle sue relazioni e interazioni con gli altri. Vediamo una mancanza di appartenenza, così come una mancanza di identità personale, connessione e legame; non sappiamo più bene chi siamo, a chi apparteniamo o da dove veniamo. Questo senso di non appartenenza può essere compreso geograficamente, in relazione alla natura – indicando potenzialmente una disconnessione– ma si estende anche alla comunità e ai
gruppi. In altre parole, ci troviamo oggi di fronte a sfide legate alla dimensione personale, comunitaria/sociale e ambientale: se non c’è salute personale, senso di appartenenza e responsabilità verso un luogo, allora non esiste uno stile di vita rispettoso l’ambiente e la comunità in cui si è inseriti.

Passiamo poi pensare in possibili percorsi. Avendo riconosciuto le sfide nelle dimensioni personale, sociale e ambientale, possiamo considerare quali percorsi potrebbero essere intrapresi all’interno di queste tre dimensioni. Pertanto, parliamo della necessità di riconoscere l’identità – sapere chi siamo – e, con questo riconoscimento, arriva un legame più forte con le nostre radici, un senso di appartenenza, una connessione con gli altri, con i luoghi e con la natura. Lavorare su questa dimensione di identità e legame non solo porta a miglioramenti nella salute personale, ma aumenta anche la responsabilità – perché dalla connessione deriva una maggiore conscienza dall’altro e dal luogo – e la coesione. Ciò significa che lavorare sull’identità e sul legame implica e puo contribuire per il miglioramento della salute generale, la responsabilità condivisa per le risorse, la natura e ciò a cui siamo connessi: perciò la coesione, negli aspetti sociali, comunitari e relazionali.

Per affrontare in modo efficace le sfide ambientali e sociali che affrontiamo oggi, è necessario anche un nuovo approccio personal e culturale che convergan I valori della società modierna. Non si tratta solo di gestire le risorse naturali, ma anche di conservarle e mantenerle. Inoltre, dovrebbero essere compiuti sforzi per costruire relazioni resilienti I rigenerativi tra persone, comunità ed ecosistemi. Ponendo enfasi sull’interconnessione degli esseri umani tra loro e con l’ambiente, la sostenibilità relazionale deve predisporre soluzioni che tengano conto delle relazioni sociali, economiche, culturali e con la natura.

Nel contesto del cibo, questo significa anche, sostenere sistemi alimentari che favoriscano relazioni sane tra le persone, le loro comunità e l’ambiente, garantendo che la produzione e il consumo di cibo contribuiscano al benessere di tutti i soggetti coinvolti. In questo contesto, Nutrition for Happiness, una azienda de di innovazione nei servizi di nutrizionista/nutrologo, presenta alcuni esempi di interventi piloto in questa dimensione.

Da un lato, attraverso progetti comunitari basati sull'identità alimentare territoriale. Una nostra metodologia che, in una fase iniziale, tratta di raccogliere e identificare gli elementi distintivi che differenziano una comunità da un'altra sul piano alimentare.
Lavorando su queste dimensioni – prima attraverso processi partecipativi di indagine antropologica di questi elementi, e poi promuovendone il riconoscimento comunitario – si favorisce un approccio sistemico al sistema alimentare territoriale, affrontando diverse dimensioni dalla produzione alimentare al consumo.

Il cibo è legato all'identità culturale e alle tradizioni; va dal suolo, alla sementi, e alle varietà regional, alle pratiche di produzione, conservazione, preparazione, e consumo; per la sostenibilità bisogna rispettare e preservare le pratiche alimentari tradizionali, riconoscendo l’importanza del patrimonio culturale nel mantenimento della coesione e dell’identità della comunità. Bisogna anche preservare i semi piu ancestrale, e quindi aumentare la varietà nutrizionale. Questa è una dimensione e un esempio del nostro lavoro in corso.

Attualmente lavoriamo con 27 comuni e più di 2000 persone, in quali faciamo programa di mentoria personalizata ai bisogno dei comuni. In praticha lavoriame per l’istruzione e capaciatzione dei equipo, il sostegno allo sviluppo rurale e al settore primario, i settori culturale e turístico e la educazione e pasti scolastici. Ci concentriamo sul riconoscimento della cultura alimentare come mezzo per incoraggiare scelte alimentari più equilibrate, in particolare valorizzando le risorse alimentari locali, i prodotti stagionali e promuovendo scelte che portino ad abitudini alimentari più rispettose della salute individuale, ma anche della salute ambientale e sociale. Ciò include l’impatto sulla produzione su piccola scala, sui paesaggi coltivati, sull’economia circolare, sull`la valorizaione dei la cultura.

L’altro esempio della actuazione de Nutrition for Happiness è la metodologia nei lavoro clinico, sia nelle consulenze nutrizionali individuali che negli approcci di gruppo. Qui il cibo è visto non solo come un predittore di salute fisica ma anche, per la salute emotinale, e relazionale. Il processo di miglioramento della abitudini alimetari, come un potenziale percorso per migliorare altre dimensioni della vita.

Quando qualcuno riceve aiuto per cambiare le proprie abitudini alimentari, questo è anche un processo di scoperta di sé stesso e di equilibrio generale – non solo nella dieta ma nello stile di vita – avrà un impatto più ampio sulla sua salute fisica, mentale e spirituale.

Migliorando queste tre dimensioni della salute, con una visione integrale del benessere, si ottiene anche un impatto sociale e ambientale positivo attraverso su quali criteri per scegliere cibo, su quali prodotti acquistare, dove e in quali quantità.

Questo è l’altro contributo di Nutrition for Happiness al lavoro clinico, sia individuale che di gruppo: utilizzare gli aspetti pratici del cibo per affrontare l’identità e la connessione, e promuovere così la salute in tutte le sue dimensioni: fisica, psiquica e spiriturale, con impacto sociale, economico e ambientale.

L’approccio dell Nutrition for Happiness de una prospettiva olistica, riconosce l’interconnessione tra il cibo, le persone che nutre e l’ambiente da cui proviene, reconosciendo che nutrire l’ identità puoi essere un modo di impactare piu sustenabilita personale, relazionale e ambientale.

Ana Helena Pinto e Mariana Coelho Silva
Nutrition for Happiness


Riferimenti:
https://www.new-humanity.org/en/projects/relational-sustainability-international-congress/
Siemen van Berkum, Just Dengerink and Ruerd Ruben, 2018. The food systems approach: sustainable
solutions for a sufficient supply of healthy food. Wageningen, Wageningen Economic Research, Memorandum
2018-064. 32 pp.; 9 fig.; 0 tab.; 39 ref.
Ross L. The spiritual dimension: its importance to patients' health, well-being and quality of life and its
implications for nursing practice. Int J Nurs Stud. 1995 Oct;32(5):457-68. doi: 10.1016/0020-7489(95)00007-
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Pavlović, Eduard & Ljubicić, Dulijano & Peitl, Vjekoslav & Peitl, Marija & Ljubicić, Ivana & Ljubicić, Rudolf.
(2009). Dimensions of human spirituality, layman understandings of health and limits of medicine. Psychiatria
Danubina. 20. 508-11.

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