danzare, giocare, cantare e ridere .. quattro azioni che aiutano a ricontattare “quel bambino” che c’è in noi.


Ho conosciuto questo metodo 1 anno fa, in un paese vicino al mio, promosso dall’Università Popolare. Si è presentata, da subito, come una realtà molto bella, anche perché non è mai stato difficile ridere per me, ma man mano coglievo che sì, si ride molto, ma in realtà lo yoga della risata è una cosa seria.

L’idea è nata da un medico indiano, supportato dalla moglie, insegnante di yoga, con solo cinque persone in un parco pubblico di Mumbai, nel 1995. Oggi si contano migliaia di Club in oltre 102 paesi. Lo si pratica nelle aziende, nella case di riposo, nelle scuole, nelle università, nelle palestre, nelle comunità di vario tipo, in carcere, in ospedale, negli istituti per disabili e nei gruppi di auto-aiuto per pazienti oncologici.

Il fine ultimo di Yoga della Risata è portare la Pace nel Mondo. Se io sono in pace, porto pace attorno a me, negli altri che incontro e questa Pace si diffonde.
Inizialmente eravamo un gruppo di 17 persone di età diversa, giovani e adulti, con cui si è instaurato da subito un rapporto semplice ma molto bello: la semplicità dei bambini che mi faceva tornare a casa la sera con una grande carica dentro. Presa dall’entusiasmo, ho proposto di inserire questo metodo presso il “Circolo Parrocchiale Noi” nel paese dove vivo.
Si sono iscritte ben 40 persone e fra queste molte coppie. Il corso era tenuto dalla stessa insegnante che aveva fatto il corso a me. L’esperienza si è ripetuta: tante risate, ma soprattutto tanti rapporti e una conoscenza sempre più profonda e seria fra noi.

Poco tempo dopo l’insegnate mi individua come una persona che può insegnare lo Yoga della Risata, non è da tutti mi dice, ma tu puoi, perché hai cuore!
Con una giovane mamma che ha fatto il corso con me, decidiamo di aprirci al territorio in cui viviamo. Significava guardarci intorno e capire dove avremmo potuto proporci, con lo yoga della risata, per rendere altri partecipi di questa efficace terapia.

Così, l’estate scorsa abbiamo iniziato da subito in un centro estivo per bambini dai 6 agli 11 anni; poi ad un GREST parrocchiale frequentato da un centinaio di bambini.
Il parroco entusiasta ci ha proposto di incontrare anche i ragazzi delle medie.
In seguito, ci siamo proposte in una Casa di Riposo , poi in una Associazione con persone diversamente abili – in due strutture separate – e, in tutte, stiamo portando avanti una serie di incontri che termineranno ad Aprile del 2018.

Dopo la prima prova, i responsabili dell’Associazione di “diversamente abili”, ci hanno fatto notare che una ragazza, salutando, ci ha dato un bacio. Sono 10 anni che questa ragazza è lì, ma non aveva mai dato un bacio a nessuno, era la prima volta, e l’aveva dato noi!

Con il Circolo parrocchiale Noi, ora svolgiamo un corso ogni 15 giorni, la sera per adulti e al pomeriggio per gli anziani. Gli incontri proseguiranno fino a maggio 2018.

Ma altre strutture ci hanno già contattato per proporre anche ai loro utenti questa ”terapia”. Per ultimo, ci ha contattato una Scuola Materna con circa 100 bambini dai 3 ai 5 anni, e qui andremo siamo state in febbraio.

Che dire! Anche questi sono i nostri poveri, alcuni a volte un po’ dimenticati o messi in disparte, (ma non tutti) a cui possiamo comunicare o far ritrovare un po’di gioia di vivere.

E poi, ci stiamo proprio accorgendo che tante persone adulte fanno fatica a ridere…anche per loro lo yoga della risata è una terapia speciale.

Lo Yoga della Risata in fondo, è diventare un po’bambini, diventare semplici come loro, attraverso vari esercizi che aiutano. E ridere fa tanto tanto bene, non solo al nostro corpo, ma alla nostra mente.

Ora, si è aggiunta con noi un’altra giovane mamma, per cui siamo in tre a muoverci insieme.

Ci viene proprio da dire che: e’ piu’ quello che RICEVIAMO, che quello che cerchiamo di dare.
Anna

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