L’arte al di là del limite Nicoletta Tinti:
un’atleta bella, brava e solare. Il teatro, la ginnastica ritmica, i Giochi Olimpici di Atlanta, il sogno di diventare ingegnere. Poi la malattia. Il coraggio di ricominciare.
La Professionalità: come insegnarla
come apprenderla? La prospettiva del docente. Si sostiene che attualmente, a motivo del rapido sviluppo economico e sociale, le Scuole preparano studenti per lavori
Trasformare un luogo di dolore
Un concerto sui generis! Come trasformare un luogo di dolore in un ambiente dove socializzare e ritrovare serenità. «Le viti». « Le ho in mano». «Hai con te il cacciavite? ». «Ce l’ho in tasca». Mentre montiamo il pianoforte
I bambini ci chiedono
di aver la pazienza nasce dal dare un senso al dolore, alla stanchezza, alla sfiducia che ogni genitore prova, con la sicurezza che da esso nascerà un bene più grande che ci consentirà di aiutare, sostenere e valorizzare i nostri figli nel modo migliore.
La reciprocità nella rete
Rete polispecialistica medichiara: la reciprocità nella rete quale chiave per il benessere psico fisico-sociale delle persone e della comunita’. Nasce il 28 marzo 2013 da un bisogno e da una consapevolezza: Dal bisogno di rispondere ad uno dei bisogni più pressanti di oggi: l’emergenza sanitaria sempre più complessa e largamente diffusa nei vari strati sociali.
La Professionalità in ambito sanitario:
La Professionalità in ambito sanitario: come insegnarla, come apprenderla
Apprendere la professionalità, quali le fonti?
La professione del Dietista
Secondo l’EFAD (European Federation of the Associations of Dietitians ) il Dietista è una persona con una qualifica legalmente riconosciuta in nutrizione e dietetica che applica la scienza della nutrizione all’alimentazione e all’educazione di gruppi di persone e di individui sia in stato di salute, sia di malattia.
Il metodo méziéres:
un contributo che ci fa più persona.In questo secondo millennio in cui ci troviamo a vivere, nell’opulenza del tutto, soffriamo per un qualcosa che ci manca. E’ il bisogno di umanità, immersi come siamo in un mondo virtuale, ad accellerazione massima.
La comunicazione in sanità
Le nuove organizzazioni sanitarie vedono molteplici figure specialistiche attorno al paziente. Le inevitabili tensioni sono attenuabili da aspetti non tecnici come: comunicazione, relazione, reciprocità, condivisione, empatia, etica. L’intelligenza emotivo-sociale aiuta gli operatori sanitari a raggiungere alti livelli di efficacia nella
Screening cervicale e management sostenibile
in setting difficili Paesi in via di sviluppo e popolazione immigrata. L’obiettivo globale dell’OMS, sancito dalla sua Costituzione adottata dai 193 Stati Membri, è il “conseguimento, per tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”. Nella realtà contemporanea globalizzata e interdipendente, dove l’intensità delle migrazioni,
La potenza dell’amore che sana.
L’esperienza di due genitori Australiani con il figlio agorafobico e la fidanzata tossicomane. Tra angoscia e sospensione, l’amore incondizionato e perseverante come supporto alle cure specifiche.John: «È l’inizio dell’anno scolastico. Nostro figlio sta entrando nel penultimo anno delle superiori, ma già al primo giorno di scuola dice a mia moglie Claire che non sarebbe più tornato perché non sopporta la gente.
Autonomia del paziente e responsabilità nella relazione di cura. Prospettiva etico-clinica e riflessioni giuridiche sul consenso informato.

E’ ipotizzabile la “decrescita felice” in medicina ?
SHALL WE SPECULATE ABOUT A SUSTAINABLE DE-GROWTH IN MEDICINE? La Medicina è un’arte, così come l’intendeva Ippocrate, un saper fare per esperienza diretta e che si avvale di tecniche per meglio operare, oppure è una scienza che corrisponde alle attese suscitate dalla propria capacità operativa? La prima mette al centro del suo interesse un individuo per quello che è e gli fornisce un aiuto correlato alle sue risorse,tiene l’uomo al centro del suo interesse e riconosce che la salute è cosa diversa dall’ottenimento della guarigione.
Malattia: il limite trasformato in ricchezza
«Uscendo da casa il 3 maggio di 21 anni fa per raggiungere la banca dove lavoravo, non pensavo certo che la sera non vi sarei tornato. Un forte mal di testa aveva costretto i miei colleghi a portarmi d’urgenza in ospedale. Avevo 49 anni, una vita professionale ben avviata, una promozione imminente, una bella famiglia con tre figlie dai 18 ai 14 anni. Improvvisamente mi sono ritrovato su una carrozzina che neppure riuscivo a governare perché, oltre all’uso della gamba, avevo perso anche quello del braccio.
Olismo: Il futuro della medicina?
«Forse anche tu, come me, affronti il mistero con curiosità.
Io continuo a cercare di interpretare quello che accade...
Dobbiamo essere sospettosi di tutti coloro che presumono di avere una conoscenza completa delle cose come se non ci fosse più mistero...
Mettere in dubbio la verità ufficiale è l’inizio della saggezza»
(Fehrsen, 1998).
Una testimonianza di comunione medico-paziente
Come primario patologo dell’Ospedale dei bambini di Milano ho istituito, con atto formale, nel 1960, il “Centro di eubiotica umana”, per realizzare, nell’ambito della nostra medicina tecnologica, una medicina detta naturale, quindi rispettosa delle leggi naturali, considerando l’uomo un ecosistema, fatto di corpo, psiche e spirito. Ipotizzando, di conseguenza, una patologia e una cura ai 3 livelli.
Il significato di relazionalità in Medicina Omeopatica:
Il ruolo e la prospettiva del medico. Una donna racconta: «Cos’è la malattia? Io sono considerata una persona malata, anzi, malatissima perché affetta da una malattia inguaribile: la policitemia vera. Questo, almeno, è quello che pensa la medicina ufficiale, la stessa che mi ha considerata sana quando invece sentivo di stare male.
Umanità e malattia
Le competenze comunicativo-relazionali del medico e, più in generale, dell’operatore sanitario, stanno assumendo oggi giorno un’importanza rilevante tanto per ascoltare l’altro (persona malata o familiare), comprendendone esigenze e paure, quanto per imparare ad ascoltare se stessi e le proprie emozioni.Le sole conoscenze tecnico-scientifiche, infatti, non sono più sufficienti da sole ad attuare programmi di promozione della salute pubblica né a definire le basi della professionalità medica.
Il contatto con il paziente, formazione continua all'interrelazione
Ho ricevuto questo invito a scrivere un breve elaborato per gli atti del congresso “Comunicazione e relazionalità in medicina: nuove prospettive per l’agire medico”.Devo riconoscere che la richiesta mi ha lasciato alquanto perplesso.In genere, sono solito badare più alle cose pratiche e pragmatiche, almeno nell’ambito dell’oncologia, che alle disquisizioni teoriche. Ho messo il tutto nel cassetto. Però un piccolo tarlo continuava ad agire, soprattutto per l’amichevole rapporto con la collega che mi aveva invitato.Così ho deciso di mettermi davanti al foglio bianco e vedere cosa succedeva. Ho scoperto che mi è molto più facile scrivere un lavoro scientifico o una relazione clinica.